giovedì 14 luglio 2011

domenica 10 luglio 2011

Irpiniaoggi e Corriere dell'Irpinia del 10.07.2011


Riportiamo di seguito la dichiarazione dell'esponente di Ariano al centro Luciano Giorgione, in merito alla crisi in Irpinia: "Propongo the rationalization of work per fermare l’emigrazione giovanile. Avverto una forte necessità di razionalizzare con un progetto serio il lavoro iniziando da Ariano. Serve un modello di politica sociale spendibile per risolvere i tanti problemi che compromettono il ciclo lavorativo di centinaia di giovani inoccupati. Le azioni da attuare sono quelle di salvare e creare occupazione ripartendo equamente il lavoro totale. Azioni necessarie che fermino lo spopolamento in essere sempre più crescente sul territorio a causa della mancanza di futuro dignitoso per incapacità politica. Così facendo si rischia fra un decennio lo spopolamento esponenziale con effetti devastanti per le nostre zone, diventeranno ricche di discariche. Per esprimere il concetto di razionalizzazione del lavoro, mi spiego con un esempio semplice, colui che ha più lavori deve cederne i soverchi a chi non ne possiede. In un mondo globale bisogna tenere in vita l’equilibrio ed essere magari più altruisti, rispettosi del prossimo e di noi stessi. Voglio far conoscere codesta locuzione latina a chi politicamente ci rappresenta in Irpinia; Sutor, ne supra crepidam...!"

sabato 9 luglio 2011

Irpinia news e Irpiniaoggi del 09.07.2011

Rispetto delle norme di sicurezza per il mercato Arianese.
Propongo l’allargamento dell’area del mercato settimanale utilizzando il piano fuori terra del parcheggio di Rione Valle per le bancarelle e i piani inferiori per la sosta delle auto dei cittadini che ogni mercoledì vi si recano per le compre mettendo continuamente a rischio la sicurezza propria e quella degli altri con la sosta selvaggia costretta a consumare e la mancanza di un’uscita d’emergenza. Queste strutture abbandonate alimentano sempre più la sfiducia verso i rappresentanti politici di Palazzo perché vedono in essi un’incapacità nel risolvere i problemi più semplici ma importanti per l’economia del territorio. Ci vuole una squadra di governo più competente padrone di proposte che tutelino dignitosamente i cittadini da fenomeni avversi allo sviluppo. La fiducia in una comunità è viva se si pone una condizione tale per alimentarla giornalmente e se si ascolta attentamente le esigenze altrui prima di esprimersi e di individuare il rimedio. Percepisco nella politica attuale un’incapacità di reazione alle risoluzioni dei problemi esistenti, quindi una proposta che faccio e da prendere seriamente in considerazione è di resettare il sistema in essere perché vecchio e deficitario, allontanando quei soggetti impegnati in troppe attività.
Ariano I. lì 08.07.2011
F.to
Luciano Giorgione