sabato 28 settembre 2013

Ariano News del 28.09.2013

Razionalizzare il lavoro per contenere la crisi.
Propongo la razionalizzazione del lavoro per dare dignità e un futuro ai giovani. Avverto una forte necessità di razionalizzare con un programma serio e condiviso, il lavoro, partendo proprio da Ariano. Serve un modello di politica sociale competente, spendibile per risolvere i problemi che sono presenti e che minacciano il ciclo lavorativo di centinaia di giovani inoccupati. Le azioni da attuare sono quelle di preservare gli attuali occupati, ma al contempo creare occupazione iniziando con la ripartizione equa del lavoro totale presente ad Ariano. Occorrono azioni necessarie che fermino lo spopolamento dei giovani in essere, sempre più crescente sul territorio a causa della mancanza di futuro per incapacità gestionale da parte dei politicanti che hanno governato fino ad ieri. In assenza di un pronto intervento si rischia anche una esponenziale desertificazione con effetti devastanti per il nostro territorio. Il concetto di come razionalizzare il lavoro; colui che ha più lavori deve sceglierne uno e cedere gli altri a chi non ne possiede nessuno. In un contesto globale bisogna tenere in vita un equilibrio dinamico ma guardando in faccia la realtà, essere magari più altruisti e rispettosi del prossimo senza tralasciare noi stessi ma senza far finta di non vedere i bisognosi e chi stenta quotidianamente a portare a casa il pane per una sopravvivenza degna. Ariano I. lì 27.09.2013 F.to Luciano Giorgione

lunedì 16 settembre 2013

Ottopagine, Ariano News e Cittadiariano del 16.09.2013

Ariano non vive di solo Biogem.
Impensabile attribuire lo sviluppo socio economico di Ariano solo a Biogem, non sono d'accordo col prof. Zecchino per quanto dichiarato giorni fa su quotidiani e media, la città necessita di una guida comune e un impegno trasversale da parte di tutti i cittadini. La perdita non solo del Tribunale, dell'Asl, a breve dell'Agenzia dell'Entrate, sono condizione di assenza di rappresentanza adeguata politica. che dovrebbe farci riflettere. Carissimi concittadini aspettatevi pure il ridimensionamento dell'ospedale se non organizziamo a breve una manifestazione popolare degna di dare carattere a una Città mal governata da quarant'anni a questa parte. La cementificazione in assenza di un PRG degno e imparziale, ha contrassegnato la fine di un territorio, per soddisfare ingegneri e tecnici di turno, mettendo la gente in difficoltà economica per le case enormi che si ritrovano a gestire e che dietro loro suggerimento hanno ampliato. A pagare le tasse oggi è una missione difficile per i costi troppo elevati e per un servizio quasi inesistente. La politica del favore è finita. Propongo di combattere a 360° l'evasione che insiste abbondantemente ancora sul territorio. Propongo di cedere a costo zero da parte del Comune, i lotti di terreno del PIP di Camporeale a giovani e meno giovani che con progetti credibili vogliono avventurarsi verso la strada imprenditoriale. Propongo di dare sostegno reale alle imprese esistenti con difficoltà, sospendendo le tasse locali in attesa di tempi migliori. Propongo di stilare una graduatoria per tutti i professionisti arianesi nell'attribuzione di incarichi a carattere professionale a scorrimento. Propongo una forma di assistenzialismo alla gente in difficoltà in cambio di prestazione d'opera reale. Ariano deve riappropriarsi del suo carattere, della sua identità territoriale, della sua importanza di comune capofila rispetto ai limitrofi, bisogna rinforzare per accorciare le distanze, la viabilità con la costruzione immediata del casello autostradale di Manna-TreTorri. Sostegno all'agricoltura incentivando e intensificando colture consone al territorio in pieno rispetto con l'ambiente. Tutto questo lo possiamo costruire se restiamo uniti e se alle prossime consultazioni non vengono votati coloro i quali hanno distrutto un territorio, una realtà, una città, Ariano. Ariano I. lì 15.09.2013 F.to Luciano Giorgione

mercoledì 11 settembre 2013

Cittadiariano del 10.09.2013 e Irpiniaoggi del 11.09.2013

Finalmente l'agognata fine dell'asse di governo Zecchino-Mainiero.
Si paventava da anni l'innaturalezza della squadra amministrativa Mainiero, toppi passaggi di candidati scilipotiani che come cani arrabbiati cercavano il famigerato posto al sole di turno. Per questa prima fase mi ritengo soddisfatto, per quella successiva si vedrà. Mi auspico di non ritrovarmi a rappresentare Ariano in futuro con i soggetti presenti in questa passata amministrazione, altrimenti c'è il forte rischio di diventare un'appendice di un qualsiasi paese limitrofo. Lo stratega despota ha fallito e ha prevalso il buon senso e la democrazia, presumibilmente ha suonato una nota di troppo che gli è stato fatale, almeno per ora. Mi contrista l'assenza in Consiglio di ieri degli arianesi , mi sarei aspettato di vedere centinaia e centinaia di cittadini acclamare andate via, purtroppo questo non è successo, presumibilmente per omertà o paura di esternare il diffuso dissenso a codesto modo di fare politica. Che dire dobbiamo lavorare con incisività sulla psicologia delle persone e farle acquisire quella consapevolezza perduta, per paura di contrapporsi al sistema. Gli 11 consiglieri potevano staccare la spina addirittura qualche mese fa. Non serve ad Ariano il politicante con esperienza, ma serve chi è munito di buona volontà nel fare le cose in primis con trasparenza e che servono ai cittadini, alla città. Siamo in campagna preelettorale, chi veramente si sente in dovere di fare il bene del paese, che scendesse in campo senza alcun timore, costituendo delle liste civiche credibili ed efficaci. Spero tanto che possa finire definitivamente codesto monopolio politico orchestrato dai soliti noti, e che finisca il modo di fare politica per interessi prettamente personali, andando in contro opposizione alla volontà cittadina. Si pace frui volumus bellum gerendum est. Ariano I. lì 10.09.2013 f.to Luciano Giorgione

lunedì 9 settembre 2013

Irpiniaoggi e Cittadiariano del 08.09.2013

Lunedì nove settembre tutti al Municipio per bocciare l'amministrazione.
L'amministrazione discredita il comune di Ariano e i propri cittadini, per i numerosi rimpasti, rimpastini e rimpastoni di giunta che periodicamente consuma. Prendono in giro gli elettori comportandosi scorrettamente, dunque non sono legittimati a rappresentarci e per questo devono andare tutti a casa. E' mai possibile che in quattro anni di governo, Mainiero non ha fatto altro che cambiare pedine? Ci avete annoiati, i problemi reali della città, sono strade, viabilità, Tribunale, Ospedale, casello autostradale Manna-Tre Torri, opere pubbliche abbandonate, lavoro e servizi a 360°. A questo punto la mia proposta è di mandare via il Sindaco, gli assessori e consiglieri, prima che sia troppo tardi per l'immagine di Ariano, con un coro di acclamazione, "basta non vi vogliamo più". Ariano I. lì 07.09.2013 F.to Luciano Giorgione