martedì 22 luglio 2014

Irpiniaoggi, IlCiriaco e Cittadiariano del 21.07.2014

Amministrazione assente: strade sempre più impraticabili. Siamo arrivati a una condizione di pericolo costante, percorrere le strade urbane di Ariano è sempre più rischioso e un'impresa da Costa Concordia, sia per gli automobilisti che per i pedoni. L'amministrazione se pur insediata da poco non ha informato la popolazione su come voglia intervenire per la messa in sicurezza delle strade. Come inizio amministrativo è molto debole, si sapeva che chi andava a governare di questi tempi sarebbe stato bersagliato da segnalazioni e commenti, perché i cittadini tartassati esigono servizi e non raccomandazioni e inciuci per ciò che gli spetta di diritto. Con le aperture delle scuole la vedo molto dura, o il sindaco cambia regia o si ritroverà bersagliato da solleciti, per l'azione politica poco convincente. Per la sicurezza s'investono milioni di euro, ad Ariano la stessa viene percepita dai fatti, come accessorio futile e insulso. Ariano I. lì 21.07.2014 f.to Luciano Giorgione

giovedì 10 luglio 2014

Irpiniaoggi, Ariano News e Cittadiariano del 10.07.2014

Amministrazione a costo zero.
Della necessità di riformare il Titolo V della Costituzione si parla oramai da diversi anni. «L’aumento delle competenze degli Enti territoriali – Regioni, Province, Comuni – non si è accompagnato a un parallelo aumento della loro autonomia fiscale, sicché ogni Ente si è trovato a poter incrementare le spese senza dover pagare alcun prezzo politico in termini di inasprimento delle tasse locali». La mia proposta e invito che faccio al neo sindaco Gambacorta, è di realizzare un'amministrazione a costo zero, Presidente del Consiglio, Vice Sindaco e Assessori devono costare zero all'intera comunità, perché hanno già stipendi, pensioni e introiti sufficienti come liberi professionisti, per vivere dignitosamente. Le imposte che vengono alzate per riparare ai buchi nei bilanci sono imposte statali. Spesso lo Stato aiuta direttamente le regioni, province e comuni prelevando il denaro dalla fiscalità generale (quella che pagano tutti i cittadini) e utilizzandolo per ripianare le perdite di una sola regione. In questo modo si toglie anche agli abitanti della regione l’incentivo a punire gli amministratori locali inefficienti e paradossalmente alcuni di loro potrebbero anche riceverne dei vantaggi, come per esempio parenti assunti in regione, province e comuni per svolgere incarichi inutili. Ariano I. lì 09.07.2014 f.to Luciano Giorgione